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Giuseppe Paternò

IT Architect ed esperto in sicurezza informatica, ha un ampio background nel mondo dell'Open Source. Ha lavorato come consulente presso aziende quali RedHat, Canonical, Sun e IBM, oltre a essere Managing Director della multinazionale svizzera GARL. Si occupa inoltre di tecnologie legate al Cloud, tra cui  CloudStack e OpenStack.

Neutron – Network

Neutron fornisce “network connectivity as a service” tra le interfacce, come i vNIC (virtual Network Integrated Card, le schede di rete virtuali) gestite da altri servii di OpenStack, come Nova. Il servizio funziona permettendo agli utenti di creare le loro reti e poi assegnare delle interfacce ad esse; Neutron ha un’architettura ad innesto che supporta le soluzioni e le tecnologie di vari vendors.

  • neutro-server accetta le richieste API e le instrada al plugin di neutron corretto;
  • plugin e Agenti compiono le azioni vere e proprie, come connettere/disconnettere le porte, creare le reti, le sottoreti e assegnare gli indirizzi IP;
  • message queue per instradare le informazioni fra neutron-server e i vari Agenti;
  • neutron database per raccogliere le informazioni sullo stato di networking per determinati plugin. Read more OpenStack - Neutron e Cinder

Nova – Compute

Probabilmente Nova è il più famoso fra i progetti di OpenStack, il più complicato e il più distribuito. Fornisce server virtuali su richiesta. Un grande numero di processo coopera per trasformare le richieste API degli utenti finali in macchine virtuali funzionanti.

Questi sono i componenti principali di Nova con le relative funzioni:

  • nova-api : una API REST-ful che accetta comandi in ingresso e interagisce con il Cloud di OpenStack;
  • nova-compute: un daemon che crea e distrugge le istanze di macchine virtuali tramite le API dell’Hypervisor:
  • nova-scheduler: prende una richiesta dalla coda e determina su quale host deve venir eseguita;
  • nova-conductor: fornisce i servizi per nova-compute, come finire gli update del database e gestire le task avviate;
  • nova database: raccoglie la maggior parte delle informazioni relativea build-time e run-time;
  • La coda inoltre funziona da hub centrale per scambiare messaggi fra daemon. Normalmente ciò viene implementato con RabbitMQ.;
  • Nova inoltre fornisce dei servizi di console per permettere all’utente finale di accedere alla console delle sue istanze virtuali tramite proxy. Vari daemon vengono impiegati (nova-console, nova-novncproxy e nova-consoleauth);
  • nova-network : un daemon molto simile a nova-compute. Raccoglie le task di networking dalla coda e le esegue per gestire il networking (ad esempio impostare le interfacce o cambiare le regole di iptables). Questa funzione verrà trasferita su Neutron, un componente separato;
  • nova-volume : gestisce la creazione, la connessione e la disconnessione dei volumi persistenti alle macchine virtuali. Questa funzione verrà trasferita su Cinder. Read more OpenStack - Nova e Glance

Sono stato faccia a faccia con molti Manager IT e CTO Europei e quanto vogliono che io parli di OpenStack o del Cloud, la maggior parte delle volte intendono un’altra cosa: i clienti vogliono un’alternativa a VMware per la virtualizzazzione. I più audaci vogliono una bella interfaccia Web con cui accedere alle macchine virtuali e nulla più. “Cloud” sembra nient’altro che l’ennesimo tormentone pubblicitario che significa tutto e il contrario di tutto. Non voglio discutere ora i motivi per cui lasciare VMware, ma l’equazione “Cloud = Virtualizzazione” è piuttosto diffusa fra i clienti. Questo è quello che alcuni vendo hanno voluto farci credere.

Sebbene il Cloud impieghi un ambiente virtualizzato, la virtualizzazione non è cloud. Permettimi di dare una definizione usando quella del NIST, l’ente americano della gestione delle tecnologie: “Il Cloud computing è un modello che permette un accesso da ogni luogo, conveniente e on-demand a un pool condiviso di risorse computazionali configurabili (ad esempio reti, server, storage, applicazioni e servizi) il cui provisioning è veloce e richiede il minimo sforzo di gestione”.

Continua poi identificando tre modelli di servizio: Software as a Service -SaaS-, Platform as a Service -PaaS- e Infrastructure as a Service -IaaS-.
Anche i quattro modelli principali di deployment sono definiti: cloud privato, cloud pubblico, cloud ibrido e cloud comunitario.

Read more OpenStack - Cloud: un pianeta da scoprire

Articolo precedente: I componenti di OpenStack

Horizon – Dashboard

Horizon fornisce un’interfaccia modulare disponibile via Web per tutti i servizi di OpenStack. La maggior parte delle operazioni sono eseguibili con questa GUI Web, come lanciare un’istanza, assegnare gli indirizzi IP e gestire il controllo sugli accessi.

openstack horizon dashboard

Read more OpenStack - Horizon e Keystone

Articolo precedente: Cloud: un Pianeta da scoprire

Il grande vantaggio di OpenStack è quello che i clienti possono scegliere se usare l’implementazione standard per ogni progetto oppure, per ciascun progetto, una soluzione fornita da un vendor specifico.
La promessa di OpenStack è l’interoperatibilità tra i componenti di vari vendor o progetti Open Source, offrendo in tal modo al cliente un’ampia gamma di scelta per la soluzione ai suoi bisogni.
OpenStack può offrirti questi benefici:

Read more OpenStack - Presentazione di OpenStack

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