Responsabile sistemi presso un System Integrator con sede in Sardegna, si occupa di informatica e telecomunicazioni da oltre 10 anni. La sua formazione comprende una laurea in ingegneria, una specializazione IFTS in progettazione di reti telematiche, certificazioni Cisco CCNA, Cisco CCNA Security, MCP sui sistemi Windows Server e VCP su VMware vSphere (5.1, 5.5, 6.0). È istruttore presso una VMware IT Academy con sede a Cagliari.
Una VM può essere inserita all’interno di un Resource Pool (pool di risorse) sin dalla sua fase di creazione: la procedura guidata permette infatti di specificare un pool di risorse di destinazione. Se la VM è già esistente, le procedure possibili sono queste:
Un Resource Pool (pool di risorse) è un raggruppamento gerarchico di risorse di CPU e di memoria. Può contenere sia macchine virtuali sia ulteriori resource pool. Le risorse possono essere prelevate da un singolo host oppure da un Cluster dove sia abilitata la funzionalità vSphere Distributed Resource Scheduler. I resource pool danno diversi vantaggi, descritti di seguito.
Read more Come creare un Resource Pool in vSphereIl Virtual Symmetric Multi-Processing (SMP) consente a un’unica macchina virtuale l’utilizzo simultaneo di più processori (CPU virtuali o vCPU). Ogni VM può avere sino a 8 vCPU se l’ambiente vSphere ha una licenza di tipo standard, sino a 32 se la licenza è di tipo Enterprise, sino a 64 se la licenza è di tipo Enterprise Plus. Il VMkernel, tramite un meccanismo chiamato CPU scheduler, assegna dinamicamente le vCPU alla CPU fisica dell’host ESXi.
Read more Comprendere l'SMP in vSphereVMware vSphere impiega un meccanismo di distribuzione delle risorse basato sui concetti descritti di seguito.
Limit - valore massimo di cicli CPU (in MHz) o quantitativo di memoria che non può essere superato da una VM o da un pool di risorse.
Reservation - valore minimo di cicli CPU o quantitativo di memoria garantito e pre-allocato per una VM o per un pool di risorse.
Shares - a livello concettuale, rappresenta lo spazio di risorse che il VMkernel mette in condivisione tra le VM. Ogni VM utilizza queste risorse condivise per raggiungere la quota “limit”. Ovviamente possono verificarsi situazioni in cui più VM cercano di recuperare risorse dallo spazio condiviso, per arrivare ognuna al proprio “limit”, con la possibilità che l’insieme delle risorse richieste sia superiore al valore totale di quelle disponibili sull’host (situazione di overcommitment). In questi casi il VMkernel gestirà tutte le situazioni di contesa delle risorse, con tecniche diverse che vedremo più avanti. Per impostazione predefinita, quando si crea una macchina virtuale, le sue risorse riservate sono impostate a zero, pertanto il 100% di risorse della VM vengono recuperate, quando necessario, dallo spazio di risorse condiviso. A livello di configurazione, nelle impostazioni di una VM o di un pool, vedremo come il valore di share rappresenti la priorità di accesso alle risorse condivise.
Nell’architettura vSphere, ci sono 3 livelli di memoria.
La memoria fisica utilizzata da una VM rispetta la regola seguente:
VM’s host memory usage = VM’s guest memory size + VM’s overhead memory