Lo storage vMotion impiega la stessa tecnologia del vMotion, applicata però ai file delle macchine virtuali, che possono essere spostati da un datastore ad un altro mantenendo le VM accese. La tecnologia è indipendente dal tipo di storage utilizzato, e può lavorare indifferentemente attraverso datastore NFS o datastore VMFS su iSCSI, Fibre Channel o storage locale.

Migrazione di una macchina virtuale con vSphere Storage vMotion

Per migrare una VM utilizzando Storage vMotion, sia con vSphere Client che con vSphere Web Client, fare clic con il tasto destro sulla macchina accesa e selezionare la voce Migrate. Nella procedura guidata, selezionare la voce Change datastore.

vsphere storage vmotion


Funzionamento di vSphere Storage vMotion
Una migrazione con Storage vMotion prevede l’utilizzo di un’architettura di tipo mirroring, con copia di blocchi disco tra datastore sorgente e datastore di destinazione.

  1. Il processo di migrazione esegue un primo passaggio nel datastore sorgente, copiando tutti i blocchi necessari sul datastore di destinazione.
  2. Se alcuni blocchi subiscono modifiche durante il processo di copia, saranno sincronizzati tramite un driver chiamato Mirror Driver, che evita inutili passaggi ricorsivi su tutti i blocchi.

Nelle versione 4.x di vSphere il componente che si occupava del controllo della migrazione storage si chiamava Change Block Tracking (CBT). CBT segna i blocchi già copiati che sono stati modificati durante il processo di migrazione, e alla fine del processo si dedica alla sincronizzazione delle modifiche di cui si è tenuta traccia. La nuova tecnologia del Mirror Driver di vSphere 5 permette la migrazione del disco con un singolo passaggio, migliorando i tempi di migrazione e aumentando l’efficienza.

Il Mirror Driver fa parte del VMkernel e viene attivato per ogni macchina virtuale. Quando il processo di migrazione è avviato e avviene una modifica sul disco della VM in fase di spostamento, il Mirror Driver copia su entrambi i dischi (sorgente e destinazione) le modifiche e attende il consenso di entrambi i dischi virtuali prima di inviare l’informazione di modifica al sistema operativo Guest. Questa funzione non solo aumenta l'efficienza di Storage vMotion, ma anche la prevedibilità dei tempi di migrazione, semplificando così la pianificazione delle migrazioni e riducendo il tempo di esecuzione per ciascuna migrazione.

schema storage vmotion

Perché la migrazione di una VM con storage vMotion possa essere portata avanti, i dischi della VM non possono essere in modalità non-persistent. Ricordiamo che con vSphere 5.1 è stata introdotta la possibilità di eseguire contemporaneamente una migrazione host e storage anche su macchine virtuali accese. Tuttavia, la migrazione di macchine virtuali durante l’installazione dei VMware Tools non è supportata.

Lo storage vMotion supporta la migrazione di dischi RDM, alle seguenti condizioni:

  • per la copia di dischi RDM impostati in compatibilità virtuale, è consentito migrare il file di mapping oppure effettuare una conversione del disco RDM nel formato thick o thin durante la migrazione (se la destinazione non è NFS);
  • per la copia di dischi RDM impostati in compatibilità fisica, è consentito migrare solo il file di mapping.

L'autore

Alessio Carta

Responsabile sistemi presso un System Integrator con sede in Sardegna, si occupa di informatica e telecomunicazioni da oltre 10 anni. La sua formazione comprende una laurea in ingegneria, una specializazione IFTS in progettazione di reti telematiche, certificazioni Cisco CCNA, Cisco CCNA Security, MCP sui sistemi Windows Server e VCP su VMware vSphere (5.1, 5.5, 6.0). È istruttore presso una VMware IT Academy con sede a Cagliari.