VMware DPM (Distributed Power Management) automatizza l'efficienza energetica nei cluster DRS, grazie alla costante ottimizzazione dei consumi. VMware DPM sfrutta VMware DRS per migrare automaticamente le macchine virtuali dagli host ESXi che possono essere spenti. Proprio perché sfrutta VMware DRS, VMware DPM può essere abilitato solo all’interno di un cluster DRS. Il risparmio di energia si ottiene dimensionando le capacità del cluster in base alle esigenze dei carichi di lavoro. Il servizio prevede lo spegnimento di host ESXi quando le risorse di CPU e memoria nel cluster sono utilizzate marginalmente; ovviamente vi è uno spostamento automatico delle relative VM su altri host. Nel momento in cui la richiesta di risorse cresce sino a rendere necessaria la presenza di più host, DPM provvede alla riaccensione degli host spenti, in base alle necessità. È importante indicare che la funzione DPM non prevede lo spegnimento di host che hanno in carico macchine virtuali con VMware Fault Tolerance attivo, semplicemente perché VMware DRS non è progettato per la migrazione di macchine con VMware FT abilitato.

 Abilitare VMware DPM


VMware DPM è ​​disabilitato per impostazione predefinita. Per abilitarlo con vSphere Client, selezionare la scheda Power Management all’interno delle opzioni del cluster, quindi selezionare una delle due voci Manual o Automatic.

abilitare dpm vmware vsphere

Con vSphere Web Client, selezionare il cluster, entrare nel relativo tab Manage, fare clic su Settings e selezionare vSphere DRS. Nelle impostazioni di vSphere DRS è presente la sezione Power Management, dove è possibile abilitare VMware DPM.

gestione dpm vmware vsphere


Impostando la modalità manuale, è prevista l'esecuzione delle operazioni raccomandate a seguito di conferma da parte dell'utente. In modalità automatica, l'esecuzione delle operazioni raccomandate non prevede alcuna conferma. Infine, è possibile impostare la soglia DPM utilizzando la barra di scorrimento DPM Threshold. Esistono cinque livelli: dal più conservativo, con priorità 1, al più aggressivo, con priorità 5.

Per la gestione degli host, VMware DPM può utilizzare uno dei seguenti protocolli:

1. Intelligent Platform Management Interface (IPMI);
2. Hewlett-Packard Integrated Lights-Out (iLO);
3. Wake-On-LAN (WOL).

Ognuno di questi protocolli richiede il supporto a livello hardware da parte di un host, oltre ad una configurazione specifica.

  1.    Gestione dell’energia con VMware DPM

VMware DPM (Distributed Power Management) automatizza l'efficienza energetica nei cluster DRS, grazie alla costante ottimizzazione dei consumi. VMware DPM sfrutta VMware DRS per migrare automaticamente le macchine virtuali dagli host ESXi che possono essere spenti. Proprio perché sfrutta VMware DRS, VMware DPM può essere abilitato solo all’interno di un cluster DRS. Il risparmio di energia si ottiene dimensionando le capacità del cluster in base alle esigenze dei carichi di lavoro. Il servizio prevede lo spegnimento di host ESXi quando le risorse di CPU e memoria nel cluster sono utilizzate marginalmente; ovviamente vi è uno spostamento automatico delle relative VM su altri host. Nel momento in cui la richiesta di risorse cresce sino a rendere necessaria la presenza di più host, DPM provvede alla riaccensione degli host spenti, in base alle necessità. È importante indicare che la funzione DPM non prevede lo spegnimento di host che hanno in carico macchine virtuali con VMware Fault Tolerance attivo, semplicemente perché VMware DRS non è progettato per la migrazione di macchine con VMware FT abilitato.

  1. Abilitare VMware DPM

VMware DPM è ​​disabilitato per impostazione predefinita. Per abilitarlo con vSphere Client, selezionare la scheda Power Management all’interno delle opzioni del cluster, quindi selezionare una delle due voci Manual o Automatic.

 

 

Con vSphere Web Client, selezionare il cluster, entrare nel relativo tab Manage, fare clic su Settings e selezionare vSphere DRS. Nelle impostazioni di vSphere DRS è presente la sezione Power Management, dove è possibile abilitare VMware DPM.

 

 

Impostando la modalità manuale, è prevista l'esecuzione delle operazioni raccomandate a seguito di conferma da parte dell'utente. In modalità automatica, l'esecuzione delle operazioni raccomandate non prevede alcuna conferma. Infine, è possibile impostare la soglia DPM utilizzando la barra di scorrimento DPM Threshold. Esistono cinque livelli: dal più conservativo, con priorità 1, al più aggressivo, con priorità 5.

 

Per la gestione degli host, VMware DPM può utilizzare uno dei seguenti protocolli:

 

  1. Intelligent Platform Management Interface (IPMI);

  2. Hewlett-Packard Integrated Lights-Out (iLO);

  3. Wake-On-LAN (WOL).

 

Ognuno di questi protocolli richiede il supporto a livello hardware da parte di un host, oltre ad una configurazione specifica.

L'autore

Alessio Carta

Responsabile sistemi presso un System Integrator con sede in Sardegna, si occupa di informatica e telecomunicazioni da oltre 10 anni. La sua formazione comprende una laurea in ingegneria, una specializazione IFTS in progettazione di reti telematiche, certificazioni Cisco CCNA, Cisco CCNA Security, MCP sui sistemi Windows Server e VCP su VMware vSphere (5.1, 5.5, 6.0). È istruttore presso una VMware IT Academy con sede a Cagliari.