L’appliance virtuale del vCenter Server è stata creata da VMware a partire dalla versione 5 di vSphere. È stata pensata per liberare l’utente finale dall’obbligo di una licenza Windows Server e per rendere veloce e snella l’implementazione del vCenter Server, soprattutto per infrastrutture medio-piccole.

Le caratteristiche minime richieste per l’appliance sono indicate qui sotto.

HardwareRequisiti minimi
Memoria da assegnare alla VMMinimo 4GB, massimo 17GB*
Spazio disco libero sull'host ESXiMinimo 7GB, massimo 80GB
Processore2 vCPU

*: per un massimo di 10 host ESXi oppure un massimo di 100 macchine virtuali: 4GB; per un massimo di 100 host ESXi oppure un massimo di 1000 macchine virtuali: 8GB; per un massimo di 400 host ESXi oppure un massimo di 4000 macchine virtuali: 13GB; per un più di 400 host ESXi o più di 4000 virtual machine: 17GB.

vCenter Server Appliance non supporta database MSSQL o IBM DB2 e non supporta configurazioni in Linked Mode.

Importazione e configurazione dell’Appliance

Il deploy è simile a quello previsto per qualunque Virtual Appliance. Si scaricano i file VMDK e OVF dal sito di VMware, e si procede con la loro importazione: con vSphere Client collegarsi all’host ESXi su cui eseguire il deploy, quindi andare su File > Deploy OVF Template. Indicare la posizione del file .ovf e procedere come suggerito dalla procedura guidata. Terminata l’operazione di deploy, i passi da compiere sono indicati di seguito.

  1. Dalla console, configurare i parametri di rete e impostare il fuso orario.
    vsphere vcsa installazione 1
  2. Accedere con un browser web all’indirizzo di configurazione https://ip_appliance:5480 ed eseguire il login (le credenziali di default sono root / vmware).
  3. Dopo aver accettato le condizioni di licenza, procedere con la configurazione iniziale ed impostare il database. Il database interno (embedded) è di tipo DB2 Express. L’alternativa è quella di utilizzare un database Oracle esterno.vsphere vcsa installazione 2vsphere vcsa installazione 3
  4. Il passo successivo prevede la configurazione del Single Sign-On Server e del relativo database.
    vsphere vcsa installazione 4
  5. Opzionalmente può essere configurata l’integrazione con un dominio Active Directory.
    vsphere vcsa installazione 5
  6. Tramite i vari tab presenti nell’interfaccia web, si possono configurare le porte HTTP/HTTPS di ascolto, la password dell’account root, le impostazioni di rete, e si può spegnere o riavviare la virtual appliance.
    vsphere vcsa installazione 6
  7. Gli strumenti di gestione dell’infrastruttura virtuale non cambiano utilizzando la versione appliance del vCenter: il vSphere Web Client è già integrato, mentre il vSphere Client è sempre utilizzabile.

L'autore

Alessio Carta

Responsabile sistemi presso un System Integrator con sede in Sardegna, si occupa di informatica e telecomunicazioni da oltre 10 anni. La sua formazione comprende una laurea in ingegneria, una specializazione IFTS in progettazione di reti telematiche, certificazioni Cisco CCNA, Cisco CCNA Security, MCP sui sistemi Windows Server e VCP su VMware vSphere (5.1, 5.5, 6.0). È istruttore presso una VMware IT Academy con sede a Cagliari.