Indice articoli

Non sempre è necessario investire migliaia di euro per realizzare networking di fascia enterprise: ecco la nostra prova del Quanta LB4M

Quanta è una azienda leader a livello mondiale nello sviluppo di prodotti hardware ODM (Original Design Manufacturer), cioè progettati e realizzati per conto terzi. Tra i brand per cui produce hardware segnaliamo ad esempio HP, IBM e Dell. La divisione Cloud Technology della casa taiwanese vende invece direttamente una gamma di soluzioni di livello datacenter che vanno dal networking ai server.

Questo mese abbiamo provato uno switch, prodotto appunto da Quanta, particolarmente rinomato su forum e blog di appassionati, per la realizzazione di reti e infrastrutture di fascia enterprise anche quando il budget è particolarmente limitato. In effetti l’LB4M è un prodotto molto interessante per coloro che vogliono sperimentare funzionalità high-end senza dover spendere migliaia di euro.


Specifiche di tutto rispetto

Sulla carta viene descritto come uno switch Layer 2 e Layer 3 in grado di gestire anche IPv6 e clustering, tuttavia l’esemplare in nostro possesso, acquistato usato da uno dei tanti venditori presenti su Ebay, include solo le funzionalità Layer 2. Si tratta di una limitazione del software, in quanto lo switch è basato su una coppia di chip Broadcom BCM 56514 (ogni chip supporta un massimo di 24 porte GbE) in grado di gestire nativamente tutte le funzioni sopra indicate.

Il sistema operativo è un VxWorks della californiana Wind River Systems.  Si tratta di una soluzione Unix-based spesso utilizzata su sistemi embedded, aggiornata alla versione 5.5.1. L’uso di un chipset Qualcomm è evidente anche nel software: viene infatti implementato il pacchetto Fastpath QoS della casa americana. Lo switch mette a disposizione 48 porte Gbit e 2 porte 10 Gigabit SFP+ che lo rendono stackable (limitatamente all’implementazione software, Quanta specifica che il firmware installato è a discrezione del singolo vendor) e adatto a scenari dove sia necessaria ampia scalabilità. Queste porte possono funzionare in modalità 10 GbE switching, oppure HiGig+ Uplink.
Sullo chassis c’è anche una porta di rete RJ45 dedicata al Management e una porta seriale (sempre in formato RJ45) per il collegamento alla Console. Nella parte posteriore, oltre alle prese d’aria per le ventole di raffreddamento sono ben visibili i due alimentatori estraibili a caldo e una serie di 3 ventole facilmente sostituibili.

Interfaccia essenziale e strutturata

L’interfaccia grafica al primo impatto è minimale e organizzata in modo molto schematico. Dalla colonna di sinistra è possibile accedere a tutte le funzionalità dello switch, organizzate in quattro macro-categorie, ognuna popolata da numerose voci di menu.

quanta main
Partendo dal tab System si accede alle aree di configurazione generale, alle informazioni su hardware e firmware, ai Log di sistema e a funzioni di networking come il setup del DHCP server, dei DNS e naturalmente alla configurazione delle porte Ethernet. Nel menu dedicato è possibile applicare modifiche alle singole porte, inserire una descrizione testuale e consultare l’elenco completo con lo stato associato ad ognuna. Utile anche la sezione Statistics che permette di monitorare il traffico sia globalmente che su ogni porta. Nel tab System Utilities si accede a funzioni fondamentali come il salvataggio della configurazione, il reset del dispositivo e l’upload di eventuali file di configurazione o aggiornamenti.

VLAN e Networking avanzato

Per entrare nel vivo del networking bisogna accedere al menu Switching. Da qui si possono configurare le funzioni Layer 2, una su tutte è il setup delle VLAN. Queste ultime possono essere implementate secondo diversi criteri: VLAN basate su protocollo, su indirizzi IP o MAC e VLAN dedicate alla telefonia (Voice VLAN). La creazione delle VLAN si effettua dalla pagina Configuration, che risulta piuttosto intuitiva da utilizzare. Nella parte alta si seleziona la rete virtuale (o se ne possono creare di nuove) e dall’elenco sottostante si può decidere la partecipazione alla VLAN e l’eventuale stato tagged porta per porta. Le modifiche possono essere apportate anche agendo sul menu dedicato, facilmente raggiungibile alla voce Port Configuration.
Di facile realizzazione anche la configurazione basata su MAC o IP address: è sufficiente inserire l’indirizzo dell’host e l’ID della VLAN interessata per completare l’associazione.

vlan conf crop

Tra le altre funzioni proposte nel ricco menu dedicato allo Switching troviamo: IGMP Snooping, Multicast Forwarding, Spanning Tree, Port Security e LLDP. Su uno switch orientato al mercato enterprise, sono fondamentali le funzionalità di sicurezza: nella apposita voce Security troviamo tra le altre le pagine di configurazione per i protocolli RADIUS, TACACS+ oltre alla possibilità di attivare HTTPS, Secure Shell e il livello di privilegi di accesso su singola porta.

L’LB4M è un prodotto certamente interessante, in virtù anche dell’ottimo rapporto prezzo/prestazioni (lo street price del prodotto usato varia tra i 90 e i 200 euro circa), ma presenta anche alcuni limiti, sia di utilizzo che di natura pratica. Il primo è sicuramente la rumorosità: sia in fase di avvio che durante il normale funzionamento, le ventole di raffreddamento si fanno sentire e lo rendono poco adatto per essere utilizzato in situazioni dove non sia previsto uno spazio dedicato (sale server, laboratori, rack etc). Per quanto riguarda le feature è fondamentale comprendere prima dell’acquisto quali siano quelle attivate sul dispositivo: nel nostro caso la mancanza delle sezioni Layer 3, Clustering e IPv6 lo rendono certamente meno appetibile.

L'autore

Lorenzo Bedin

Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, svolge l'attività di libero professionista come consulente IT, dopo un periodo di formazione e esperienza in azienda nel ruolo di sistemista Windows e Linux. Si occupa di soluzioni hardware, siti web e virtualizzazione.

banner5

fb icon evo twitter icon evo

Parola del giorno

L'acronimo SoC  (System on a Chip) nasce per descrivere quei circuiti integrati che, all'interno di un singolo chip fisico, contengono un...

>

YAML è un formato utilizzato per serializzare (ovvero salvare oggetti su supporti di memoria ad accesso seriale) dati, in modo...

>

Il termine Edge Computing descrive, all'interno di infrastrutture cloud-based, l'insieme di dispositivi e di tecnologie che permettono l'elaborazione dei dati ai...

>

L'acronimo FPGA  (Field Programmable Gate Array), descrive quei dispositivi hardware formati da un circuito integrato e con funzionalità programmabili tramite...

>

Il termine Agentless (computing) descrive operazioni dove non è necessaria la presenza e l'esecuzione di un servizio software (demone o...

>
Leggi anche le altre...

Download del giorno

Fiddler

Fiddler è un server proxy che può girare in locale per consentire il debug delle applicazioni e il...

>

Adapter Watch

Adapter Watch è uno strumento che permette di visualizzare un riepilogo completo e dettagliato delle informazioni riguardanti una determinata...

>

DNS DataView

DNS Lookup  è un tool a interfaccia grafica per effettuare il lookup DNS dal proprio PC, sfruttando i...

>

SolarWinds Traceroute NG

SolarWinds Traceroute NG è un tool a linea di comando per effettuare traceroute avanzati in ambiente Windows...

>

Network Inventory Advisor

Network Inventory Advisor  è uno strumento che permette di scansionare la rete e acquisire informazioni riguardanti tutti i...

>
Tutti i Download del giorno...

Archivio numeri

  • GURU advisor: numero 21 - maggio 2019

    GURU advisor: numero 21 - maggio 2019

  • GURU advisor: numero 20 - dicembre 2018

    GURU advisor: numero 20 - dicembre 2018

  • GURU advisor: numero 19 - luglio 2018

    GURU advisor: numero 19 - luglio 2018

  • GURU advisor: numero 18 - aprile 2018

    GURU advisor: numero 18 - aprile 2018

  • GURU advisor: numero 17 - gennaio 2018

    GURU advisor: numero 17 - gennaio 2018

  • GURU advisor: numero 16 - ottobre 2017

    GURU advisor: numero 16 - ottobre 2017

  • GURU advisor: numero 15 - luglio 2017

    GURU advisor: numero 15 - luglio 2017

  • GURU advisor: numero 14 - maggio 2017

    GURU advisor: numero 14 - maggio 2017

  • 1
  • 2
  • 3
  • Teslacrypt: rilasciata la chiave

    Gli sviluppatori del temuto ransomware TeslaCrypt hanno deciso di terminare il progetto di diffusione e sviluppo e consegnare al pubblico la chiave universale per decifrare i file. Read More
  • Proxmox 4.1 sfida vSphere

    Proxmox VE (da qui in avanti semplicemente Proxmox) è basato sul sistema operativo Debian e porta con sé vantaggi e svantaggi di questa nota distribuzione Linux: un sistema operativo stabile, sicuro, diffuso e ben collaudato. Read More
  • Malware: risvolti legali

    tutti i virus e in particolare i più recenti Ransomware, che rubano i vostri dati e vi chiedono un riscatto, violano la legge. Vediamo insieme come comportarsi, per capire anche se e quando bisogna sporgere denuncia. Read More
  • 1