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Filippo Moriggia

Dopo 10 anni di esperienza nel settore del giornalismo tecnico collaborando con  PC Professionale, Panorama e altre testate del gruppo Mondadori, Filippo Moriggia ha fondato Guru Advisor, il sito italiano di riferimento per professionisti del settore IT, system integrator e managed service provider.
È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e svolge attività di libero professionista come consulente presso aziende e studi professionali. Si occupa in particolare di software, virtualizzazione, reti e sicurezza. È certificato VMware VCA for Data Center Virtualization.

Chi di voi segue il mercato dei fornitori di soluzioni cloud si sarà probabilmente accorto di alcuni fenomeni e comportamenti che si sono evidenziati sempre più negli ultimi anni.

  • I player più grossi (sostanzialmente Microsoft, Amazon e Google) hanno una offerta sempre più sofisticata e complessa, che è in grado di sopperire praticamente a tutte le esigenze aziendali, così da eliminare completamente l’infrastruttura interna. A parte questo terzetto però solo pochissimi altri riescono a competere in più di due o tre settori. Chi cerca una soluzione a tutto tondo deve per forza passare da uno di loro.
  • In generale i prezzi dei tre colossi citati tendono a essere più alti rispetto al resto del mercato, ma ci sono settori (in cui le economie di scala aiutano) in cui sono invece nettamente più competitivi rispetto alla media. A danno naturalmente dei più piccoli.
  • Chi si presenta in modo più aggressivo sul mercato e riesce ad avere successo nonostante i tre colossi citati, lo fa con una architettura Paas o Saas molto specifica, pensate ad esempio a Salesforce/Force.com. Soluzioni curate e ben architettate che partono dal risolvere almeno un problema nel miglior modo possibile.
  • Le soluzioni Saas tradizionali come la posta elettronica o le piattaforme di object storage (come Dropbox & C.) competono a fatica con questi colossi, non tanto per un discorso di prezzi, quanto per il valore aggiunto che riescono a dare Amazon, Microsoft e Google. In particolare sotto questo aspetto Microsoft sta naturalmente in una posizione di predominio nel mondo Saas proprio grazie a quel che si porta come eredità dal passato dei software tradizionali: Exchange, Office e Sharepoint. Prodotti fortissimi nel mondo Enterprise che bastano per convincere moltissime aziende a “buttarsi” sulla piattaforma Microsoft, al di là di prezzi e di tempi e modalità di migrazione.

Insomma per chi – come alcuni di voi – vuole emergere nel mondo dei servizi cloud, resta fondamentale mantenere l’appeal necessario a non perdere i clienti. Dunque ha certamente senso vendere ad esempio caselle email a basso costo, ma anche offrire un sistema di gestione che dia un valore aggiunto e servizi specifici con cui attirare e mantenere fedeli i clienti. Altrimenti quando meno ve lo aspettate sarete sostituiti da uno di questi colossi.

Un aspetto invece da non sottovalutare è l’estrema complessità di gestione di queste piattaforme e il continuo aggiornamento a cui vengono sottoposte: se non riuscite a competere con i servizi strutturatevi e documentatevi dunque per competere nella gestione di queste piattaforme. Anche molti IT Manager con anni di esperienza hanno infatti non poche difficoltà a comprendere e gestire piattaforme così strutturate e vaste come Aws di Amazon, Azure e Office 365 di Microsoft o Google Cloud Platform. Le stesse difficoltà le avranno dunque anche tutte le aziende che non hanno personale IT interno competente e aggiornato e dovranno dunque affidarsi a partner e consulenti.

Oggi VMware al VMworld ha annunciato vSphere 6.5, vediamo subito quali sono le novità di una release che porta finalmente qualche innovazione importante.

VCSA

La vCenter Server Appliance ora ha un installer con un nuovo look e può finalmente essere usato anche da Linux e Mac. Ma le innovazioni della VCSA non finiscono qui. 

Read more vSphere 6.5: cosa c'è di nuovo (dal VMworld Europe 2016)

Ecco 7 semplici regole da seguire per garantire l’integrità dei dati in azienda. Senza dimenticarsi mai del buon senso.

È vero, è un po’ come cercare di convincere qualcuno dell’utilità dell’acqua calda – qualsiasi privato o azienda dovrebbe avere sempre un backup aggiornato, completo e che permetta un facile ripristino – ma purtroppo ogni volta che parlo con qualche responsabile IT, consulente o sistemista scopro che alcuni concetti molto semplici sono in realtà fraintesi o presi alla leggera, quando non trascurati con negligenza.

Vediamo dunque di fare il punto sui requisiti di un buon sistema di backup.

1: “2 is better than 1”… una copia in più non guasta… anzi…

Non pensiate mai che una singola copia su un disco esterno, un NAS o una qualsiasi altra risorsa sia sufficiente. I guasti sono dietro l’angolo e facilmente vi troverete ad affrontarli nel momento meno opportuno. Dunque duplicate i backup su almeno due supporti, anche se quello principale vi sembra sufficientemente affidabile. Non è necessario ovviamente copiare tutto: se fate un backup completo (immagine) di ogni computer probabilmente è inutile duplicare tera e tera di dati. Il backup dei dati più critici (ad esempio documenti e posta elettronica) è però importante che stia in almeno due posizioni differenti, entrambe affidabili. 

Read more Le 7 regole d’oro per fare bene i backup

Intervista esclusiva a Rodolfo Rotondo Senior Business Solution Strategist (EMEA) di VMware

In attesa delle prossime novità del VMworld 2016 USA (Las Vegas 28 agosto-1 settembre) e del VMworld 2016 Europe (Barcellona 17-20 ottobre) abbiamo intervistato Rodolfo Rotondo, spokesperson di VMware che copre una posizione di rilievo a livello EMEA: Senior Business Solution Strategist.

rodolforotondo

VMware è sempre stata un leader nell’innovazione, come vedi per voi il prossimo futuro, dove vedi maggiore possibilità di sviluppo? Qual è la tecnologia che a tuo parere è più “on the edge” oggi nel vasto panorama della vostra offerta?


VMware ha iniziato a portare innovazione dagli anni 2000, con la virtualizzazione del computer, proseguendo con il software defined data-center, termine coniato proprio da VMware, estendendo la virtualizzazione alla rete e sicurezza ed allo storage, creando poi un ponte tra i data center on premises e i cloud pubblici permettendo sia lo spostamento bidirezionale dei carichi di lavoro sia una gestione unificata e policy comuni, abilitando il vero cloud ibrido.

Read more Il cloud è il nuovo “hardware” per le applicazioni del futuro - Intervista esclusiva a Rodolfo...

In un mondo così in rapida evoluzione come quello informatico persino i sistemi operativi stanno diventando obsoleti. Anni fa una nuova release di Windows Server era un cambiamento epocale, oggi invece la portata di questo cambiamento è comunque ridotta e vissuta più come una integrazione alle versioni precedenti, che come una vera e propria svolta.

Le novità comunque non mancano anche per Windows Server 2016, che vi presentiamo in questo nuovo numero, e forse l’unica vera svolta riguarda il nuovo modello di licensing, che cambia rispetto al passato per stare al passo con i nuovi processori che hanno decine di core. La seconda grossa novità è invece l’introduzione dei container, una delle tecnologie che continua ad essere più in voga nel mercato IT.

I container rappresentano una possibile evoluzione o comunque un modo diverso di sfruttare la virtualizzazione che tutti noi già conosciamo, ma sono una innovazione che può rendere la vita più semplice soprattutto agli sviluppatori. Non si tratta di un fenomeno della stessa portata rispetto a quello della virtualizzazione o del cloud. Le VM fanno di fatto parte della vita di qualsiasi sistemista oggi, mentre i container restano una soluzione più adatta agli ambienti devops.

I veri mattoncini dell’informatica del futuro non saranno però i server, le VM o i container, ma i datacenter: per raggiungere un livello di affidabilità più alto dovremo dunque mettere insieme più datacenter, un “insieme” di cloud che permette di raggiungere un nuovo livello di affidabilità, proprio come molti anni fa il Raid ha cambiato il concetto stesso di affidabilità del dato.

Tra le novità di questo mese vi segnalo anche due nuove sezioni dedicate rispettivamente agli eventi nel panorama IT e alle principali notizie in arrivo dai settori Datacenter, Cloud, Sicurezza e Content Management Systems (CMS, come Joomla o Wordpress). Come sapete non abbiamo la pretesa di occuparci in tempo reale di tutto quel che accade in un mondo così velocemente in evoluzione come l’IT, ma ci limiteremo a selezionare per voi le principali news inerenti questi argomenti. 

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  • GURU advisor: numero 21 - maggio 2019

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  • GURU advisor: numero 16 - ottobre 2017

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  • GURU advisor: numero 15 - luglio 2017

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  • GURU advisor: numero 14 - maggio 2017

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