Nei precedenti articoli (Parte 1 e Parte 2) si è visto come Photon e Docker hanno costituito un nuovo modo per costruire e mettere in produzione le applicazioni di nuova generazione. Di fatto il container e le tecniche di sviluppo a “microservice” sono gli elementi architetturali e nel contempo culturali che determinano un cambiamento significativo nel modo di gestire le applicazioni cloud-native all’interno del loro stesso ciclo di vita. Essendo quello delle cloud-native application un tema molto caldo nel panorama odierno dell’IT, è facile reperire sul Web nuovi annunci e informazioni che possono rendere in parte obsoleti alcuni elementi trattati nei precedenti articoli. Di fatto, in casa VMware, l’annuncio della devbox basata su Photon Controller e l’implementazione di nuovi meccanismi di clustering dei container sono oggi disponibili al mondo delle community attraverso il canale delle technology preview.

01 cna progress

Con il passare del tempo e dei post sul blog relativo alle CNA (Cloud native application Blog http://blogs.vmware.com/cloudnative/), VMware rinnova il suo impegno preso a inizio 2015, con due grosse novità: Photon controller e vSphere Integrated Container (ex progetto Boneville). Quest’ultimo è la soluzione vSphere-like in grado di far confluire il lavoro degli sviluppatori con quello dei sistemisti mediante l’impiego di una piattaforma unificata. Il modello presentato in questo sviluppo prevede una gestione più coerente tra host fisico, macchina virtuale e container.

Il modello stateless-statefull

Il modello di sviluppo cloud-native puro presuppone una netta separazione architetturale tra la data logic e la business logic. Il container diventa l’elemento chiave per lo sviluppo della business logic, ma per essere coerente con il metodo dei microservice, occorre scorporarlo di tutte le componenti di stoccaggio del dato che interverranno fornendo oltre che la data-logic anche elementi di configurazione dell’applicazione stessa. Un esempio architetturale che rispetta il modello di separazione stateless-statefull è fornito proprio da uno dei big player mondiali in ambito cloud: Amazon, che mediante l’architettura cloud serverless, fonita da AWS Lambda, orienta gli sviluppatori verso un’architettura a microservice.

Secondo Massimo Re Ferrè (membro del team CNA presso VMware), per favorire la progettazione delle applicazioni cloud-native, occorre prima colmare un gap che spesso insiste e persiste negli approcci analitici. La separazione dei contesti logici da quello dei dati rappresenta il primo passo da compiere.

02 cna statelessfull

Ma se il microservice rivoluziona la sola logica di business allora occorre rivedere tutto il settore che si occupa della gestione del dato: sia in community e sia in ambiti enterprise, l’orientamento degli sviluppatori sia sta spostando da sistemi onerosi e a volte poco flessibili come i database relazionali verso sistemi scalabili in grado di sostenere enormi carichi di lavoro, denominatidatabase “nosql”. (rif.: http://www.thegeekstuff.com/2014/01/sql-vs-nosql-db/)

vSpere Integrated Container

Era Giugno del 2015 quando, durante una docker conference, VMware illustrò il Progetto Bonneville. Dopo solo due mesi, arrivò l’annuncio di vSphere Integrated Container (VIC), cioè la risposta platform as-a-service basta su infrastrutture vSphere.

VIC porta con se qualcosa di più completo rispetto a quanto visto in precedenza. Quest’ultimo orbita su concetti come Self-service infrastructure, cioè infrastrutture fruibili autonomamente anche dai non-sistemisti, e Immutable infrastructure cioè la possibilità di sviluppare e mettere in produzione le applicazioni eliminando le dipendenze operative e infrastrutturali. (rif: http://radar.oreilly.com/2015/06/an-introduction-to-immutable-infrastructure.html).

Di fatto semplificando le operazioni di deploy si favorisce lo sviluppo in modalità continous deployment, cioè l’alternanza di operazioni di produzione del codice e la sua messa in servizio, mettendo a diposizione l’ultima release e quelle antecedente l’ultima modifica. In questo modo si ha la possibilità di effettuare rollback in caso di errori o incompatibilità scoperte durante il periodo di runtime.

03 cna contdev

Purtroppo questo prodotto non è ancora disponibile; ma ai VMworld 2015 (USA e Europe) sono state condotte delle dimostrazioni veramente interessanti e disponibili presso il canale Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=NF38PWgosfw

Photon Platform

Come vSphere integrated container, Photon Platform rappresenta l’evoluzione architetturale del semplice sistema operativo Photon. Di fatto l’aggiunta di una control-plane denominata Photon Controller e l’introduzione di un microvisor denominato photon machine, costituisce un ambiente sicuro e nel contempo ricco di strumenti sul quale far girare Docker, Meso, Cloud Foundry e Kubernetes.

[photon controller https://blogs.vmware.com/cloudnative/vmware-photon-controller-deep-dive/]

La Photon machine è un “microvisor”, cioè una versione ridotta dell’hypervisor esxi unito a componenti software ottimizzate per il funzionamento dei container.

04 cna photonplatform

Photon controller rappresenta oggi l’evoluzione dell’ambiente basato su Photon: una control-plane multi-tenant in grado di fornire funzionalità come il clustering e lo scale dei container.

Il container è la tecnologia che rappresenta e nello stesso tempo facilita il passaggio dallo sviluppo di applicazioni tradizionali verso applicazioni di nuove generazioni. VMware, Microsoft, RedHat e molti altri rappresentano i big player attualmente impegnati nella costituzione di una vera e propria Platform As A Service in grado di soddisfare le esigenze di sistemisti e sviluppatori in un contesto sempre più cloud oriented. Il 2016 sarà un anno altrettanto ricco di novità e vedrà il ruolo di VMware sempre più vicino al mondo dei devops con nuovi rilasci… stay tuned!

L'autore

Lino Telera

Appassionato di informatica fin dalla tenera età di 11 anni, sviluppatore e system integrator dal 2001, sysadmin e system designer dal 2008. Pioniere della programmazione Ajax già nel 2007 è un utente Linux da più di 13 anni. Specializzato in software defined datacenter, network e desktop svolge attività di consulente su prodotti cloud presso un service provider italiano. E' stato presidente del Linux Users Group Cremona dal 2005 al 2007 ed è membro del board di VMware Users Group Italia dal 2015.
Blogger su www.linoproject.net, vExpert 2015, certificato VCP4, VCP5, VCP-Cloud, VCP5-DT.