Dunque, hai compreso i concetti di OpenStack, i suoi componenti e come le applicazioni giocano un ruolo importante nel Cloud. Prima di svelarti come aver successo con OpenStack, c’è una cosa importante che voglio tu capisca.
La prossima parola in voga che tutti menzioneranno sarà DevOps. Come puoi immagine, DevOps sta per Development Operations, Operazioni di Sviluppo.
L’obiettivo di un DevOpes è migliorare l’agilità di consegna del servizio, promuovere la comunicazione, la collaborazione e l’integrazione fra sviluppatori software e personale IT. Invece di vedere questi due gruppi come due compartimenti stagni che parlano tra loro ma non lavorano insieme, il DevOps riconosce l’interdipendenza fra personale IT e sviluppatori software.
In un mondo ideale, grazie all’uso continuo di tool di integrazione e test automatizzati, un gruppo di sviluppatori può portare on-line una nuova applicazione senza alcun team IT. Per esempio, Flickr ha sviluppato un approccio DevOps per supportare una richiesta lavorativa di 10 sviluppi al giorno. A titolo informativo, questo approccio è chiamato “Continuous Development” o anche “Continuous Delivery”.
La discussione dello sviluppo e delle metodologie AGILE è al di fuori degli scopi di questo articoli, ma una cosa è da capire e tenere a mente, che tu sia un manager IT, uno svilupatore o un sistemista.
Se decidessi di abbracciare il Clou in pieno e pensassi di adattare le tue app per sfruttarlo al meglio, allora ogni aspetto legato all’IT dovrebbe venir analizzato con attenzione.
Lo sviluppo, sia interno che outsourced, deve essere preso in considerazione; inoltre, il modo in cui la tua azienda è organizzata deve cambiare: ho già detto che il Cloud rappresenta un’enorme svolta?