Una ricerca condotta dalla società Anthesis Group, in collaborazione con l’Università di Stanford, ha stimato che il 30% dei server fisici a livello mondiale risultano silenti.
L'analisi si è basata sullo studio di dati anonimi forniti da TSO Logic, utilizzando come riferimento le macchine che non hanno svolto elaborazioni utili nell’arco di 6 mesi o più.
I risultati indicano che in tutto il mondo, circa 10 milioni di server si trovano in stato di idle, siano essi server singoli o host in ambiente virtuale. Stimando in 3000 dollari il valore medio del singolo server, ci troviamo di fronte a un totale di 30 miliardi di dollari di potenza computazionale inutilizzata.
Come sottolineato dallo stesso dottor Koomey di Stanford “nel 21esimo secolo, ogni società deve essere consapevole del suo lato IT, tuttavia ancora poca attenzione è dedicata alle inefficienze delle infrastrutture informatiche.
È necessaria una profonda rivisitazione nella gestione e nel monitoraggio delle risorse, anche perché la rimozione delle macchine silenti porterebbe a una riduzione complessiva dei consumi energetici nell’ordine dei Gigawatt.”