Intervista a Michael Shaulov – Head of Mobility Product Management presso Check Point Software

Durante lo scorso Mobile World Congress abbiamo fatto quattro chiacchiere anche con Michael Shaulov, responsabile della sezione Mobile di Check Point e fondatore di Lacoon, la società – acquisita dalla stessa Check Point – che ha sviluppato le tecnologie di prevenzione dagli attacchi ora integrate nel pacchetto Mobile Threat Prevention.

Buongiorno Michael, siamo qua al MWC in cui tutti parlano di mobile, ma un tema ricorrente nelle nostre interviste è stato quello della sicurezza. Check Point in questo senso è perfettamente a suo agio…

Certo, Check Point copre con i suoi prodotti tutte le possibili esigenze di sicurezza, dalla protezione degli endpoint, al messaging, fino naturalmente al mobile. I nostri prodotti offrono una esperienza integrata su qualsiasi dispositivo si lavori e in particolare la protezione dei dispositivi mobile – sempre più difficile e attuale, visto anche il contesto in cui parliamo – è uno dei nostri punti di forza.

Come è andata l’integrazione tra il prodotto sviluppato da Lacoon, da cui provieni, e il mondo Check Point.

Molto bene, oggi il pacchetto denominato Mobile Threat Prevention è perfettamente integrato con l’offerta Check Point e in particolare con i prodotti della famiglia Check Point Capsule, che permettono un’esperienza utente integrata e completamente separata anche in ambienti BYOD.

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Come protegge l’utente il vostro Mobile Threat Prevention?

Innanzitutto analizza in modo avanzato le app per rilevare i pericoli noti e non ancora scoperti. Monitora l’attività di rete per rilevare i comportamenti sospetti e riduce la superficie di attacco identificando i punti deboli e i bug ancora non risolti del sistema in uso. È disponibile sia per iOS sia per Android e sfrutta i servizi cloud per rilevare ad esempio gli attacchi 0-day, oltre che i pericoli provenienti dalle reti Wifi.

Dal vostro punto di vista gli attacchi alle aziende provengono spesso dal mondo mobile?

In base alle nostre statistiche nell’ultimo trimestre del 2015 il 60% dei problemi di sicurezza sono stati orchestrati al di fuori del perimetro aziendale. E in questo senso i dispositivi mobili sono naturalmente la principale causa di questi problemi.

La vostra soluzione è adatta solo agli ambienti enterprise o anche a quelli SMB?

L’applicazione Mobile Threat Prevention parte da un minimo di 30 utenti, dunque può davvero essere implementata anche nelle realtà di piccole dimensioni. Può essere licenziata per utente o per dispositivo e viene venduta come un Saas, dunque con un costo mensile. Lo stesso vale per i prodotti della famiglia Capsule, come l’apprezzatissimo Workspace. 

L'autore

Filippo Moriggia

Dopo 10 anni di esperienza nel settore del giornalismo tecnico collaborando con  PC Professionale, Panorama e altre testate del gruppo Mondadori, Filippo Moriggia ha fondato Guru Advisor, il sito italiano di riferimento per professionisti del settore IT, system integrator e managed service provider.
È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e svolge attività di libero professionista come consulente presso aziende e studi professionali. Si occupa in particolare di software, virtualizzazione, reti e sicurezza. È certificato VMware VCA for Data Center Virtualization.